mercoledì 29 giugno 2011

Figli - Kahlil Gibran

E una donna che aveva al petto un bambino disse:

 Parlaci dei Figli.
I vostri figli non sono i vostri figli.

Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé.

Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,

E benché stiano con voi non vi appartengono.

Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,

Perché essi hanno i propri pensieri.

Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,

Perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare, neppure in sogno.

Potete sforzarvi d'essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.

Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.

Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.

L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito,

e con la Sua forza vi tende affinché le Sue frecce vadano rapide e lontane.

Fatevi tendere con gioia dalla mano dell'Arciere;

Perché se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l'arco che sta saldo.




Ho letto i figli di Gibran per la prima volta lo scorso anno su una bancarella, mi è rimasta nel cuore...purtroppo non tutti i genitori sono così..alcuni non capiscono ciò che è giusto e pensano che, rinanendo ben attaccati a loro possono ancora "guidarli" ma non è così...
non è facile essere figlio ancor meno genitore...

con infinito affetto Jo

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